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LA EUROPA è un’astrazione. Ha un suo concetto etnografico e uno etnologico, e non solo politico?

Ciascuno di noi ha, nella propria immaginazione, un’idea di Europa, di estetica, di cultura e di fisiognomica.

Questi paesi, contigui e diversi, amici ma rivali, simili ma differenti, inducono nel nostro immaginario anche una idea somatica, lombrosiana e culturale delle persone che vi abitano.

Mi sono divertito a guardare centinaia di foto tessere fatte nel mio studio in questi anni, (scattate  con tutt’altra intenzione iniziale, per lo più passaporti o carte di identità) questa volta cercando di attribuire a questi volti una loro una derivazione da paesi dell’Europa, seguendo quelli che sono i miei retaggi culturali. Senza produrre nuove fotografie (sono per un riciclaggio delle immagini, guai produrne ancora, usiamo quelle che abbiamo prima !) mi sono quindi addentrato nell’archivio dando ad ognuna una provenienza, un luogo, una casa. E cosa ho scoperto? Che ognuna di queste donne, pur essendo quasi tutte italiane, avevano allo stesso tempo i segni di altri popoli, paesi, luoghi. Di fatto, la signora della porta accanto assomiglia a una discendente della signora Thatcher, un’altra una bella tedesca di Ulm, la giovane ragazza per la nuova Slovacchia, l’anziana professoressa la non più “giovine” Italia e il Belgio, con la cravatta, per uno dei pochi stati al maschile.

 

Sergio Smerieri 2019

produzione dAVeP

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